Direttiva Case Green

Approvata dal Parlamento Europeo il 14 marzo 2023

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La Direttiva Case Green è un insieme di norme emanate per promuovere interventi di riqualificazione e ristrutturazione degli immobili esistenti e per la costruzione di nuovi edifici ad alta efficienza.

Le misure riguardano soltanto i 27 stati membri dell’Unione Europea.
Fa parte di un pacchetto più ampio di misure conosciuto con il nome di FIT 55 che allarga l’orizzonte e riguarda principalmente la riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’aria del 55% entro il 2030 e di assoluta neutralità entro il 2050.

Ha come obiettivo ridurre i consumi energetici e le emissioni di anidride carbonica nell’aria andando ad intervenire sul 15% degli edifici presenti nel territorio che presentano il maggior consumo di energia.

Deadlines

Per promuovere e realizzare gli interventi sono state fissate delle scadenze:

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2024

I paesi dell’UE dovranno stabilire gli standard per definire l’efficienza minima energetica che ogni abitazione dovrà disporre.                           

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2030

Inizio degli interventi stabiliti: garantire l’efficienza energetica minima e classe energetica F per tutti gli edifici ad uso residenziale.                                      

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2033

Tutti gli edifici ad uso residenziale dovranno avere almeno classe energetica E.                                                                                                       

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2040

Tutti gli edifici ad uso residenziale dovranno avere almeno classe energetica D.                                                                                                              

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2050

Emissioni nell'ambiente pari a zero.                                                                                                                                                                                                                   

Immobili non soggetti

Ci sono edifici che al momento non sono soggetti a quanto previsto dalla Direttiva e per cui non si è tenuti ad effettuare la riqualificazione

Abitazioni unifamiliari che hanno superficie calpestabile inferiore ai 50 metri quadrati

Seconde abitazioni che vengono usate per un periodo inferiore ai 4 mesi in un anno 

Gli edifici che si trovano all’interno dei centri storici

Gli edifici di culto.

Gli edifici vincolati dai Beni Culturali dal punto di vista storico e artistico

Tutti gli edifici che sono di proprietà delle Forze Armate oppure del governo e che vengono utilizzati principalmente per gestire e organizzare la difesa nazionale

Vantaggi

La Direttiva Case Green deve essere vista come un’imperdibile opportunità per riqualificare gli immobili sia dal punto di vista energetico che estetico
1

L’aumento del valore dell’immobile dopo una riqualificazione energetica è stimato intorno al 30%

2

Investire nella riqualificazione energetica permette di ammortizzare nel tempo le spese sostenute; si stima che il risparmio medio dovrebbe essere intorno al 60%. Inoltre, sono presenti molti incentivi e detrazioni fiscali

3

La riqualificazione energetica garantisce un miglior comfort termico sia d’inverno che d’estate con costi molti inferiori.

Situazione in Italia

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Il 75% degli immobili sono stati realizzati prima dell’entrata in vigore della normativa sul risparmio energetico e sulla sicurezza sismica. Si tratterebbe di circa 9 milioni di edifici residenziali che attualmente non sono in linea con le performance energetiche

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Il Parlamento Europeo ha valutato che in Italia oltre 3 milioni di edifici non risultano a norma secondo i nuovi standard. Circa il 25% degli immobili italiani non sono energeticamente soddisfacenti e prima o poi dovranno essere oggetto di interventi di riqualificazione

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Da un monitoraggio effettuato da ENEA – CTI nel 2020, in riferimento agli attestati di prestazione energetica (APE) sul territorio italiano, circa il 75,4% degli immobili rientra in cosiddette classi inquinanti che sono la E, la F e la G

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Dallo stesso monitoraggio, risulta che addirittura il 35,3% sarebbe in classe G

Attenzione

In caso di detrazioni o contribuzioni pubbliche l’art. 49 del DPR 380/2001 è ancora vincolante

Art. 49 (L) - Disposizioni fiscali
  1. Fatte salve le sanzioni di cui al presente titolo, gli interventi abusivi realizzati in assenza di titolo o in contrasto con lo stesso, ovvero sulla base di un titolo successivamente annullato, non beneficiano delle agevolazioni fiscali previste dalle norme vigenti, né di contributi o altre provvidenze dello Stato o di enti pubblici. Il contrasto deve riguardare violazioni di altezza, distacchi, cubatura o superficie coperta che eccedano per singola unità immobiliare il due per cento delle misure prescritte, ovvero il mancato rispetto delle destinazioni e degli allineamenti indicati nel programma di fabbricazione, nel piano regolatore generale e nei piani particolareggiati di esecuzione.
  2. È fatto obbligo al comune di segnalare all'amministrazione finanziaria, entro tre mesi dall'ultimazione dei lavori o della segnalazione certificata di cui all'articolo 24, ovvero dall'annullamento del titolo edilizio, ogni inosservanza comportante la decadenza di cui al comma precedente.
  3. Il diritto dell'amministrazione finanziaria a recuperare le imposte dovute in misura ordinaria per effetto della decadenza stabilita dal presente articolo si prescrive col decorso di tre anni dalla data di ricezione della segnalazione del comune.
  4. In caso di revoca o decadenza dai benefici suddetti il committente è responsabile dei danni nei confronti degli aventi causa.

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